Roma, la pizza al taglio a New York nel quartiere di attori e cantanti
Successo all’Upper East Side di Manhattan di «Pqr», Pizza Quadrata Romana, locale ideato da Angelo Iezzi, maestro pizzaiolo del Nomentano. Fra i cliente soprattutto studenti e professionisti. La preferita è la pizza con zucca gialla, pancetta e provola.
Fino a oggi siamo stati abituati a vederli nelle serie tv mangiare hot dog o spaghetti di riso seduti in macchina o appoggiati alle moto, in una pausa fra un’indagine e l’altra. Ma d’ora in poi anche gli agenti del New York Police Department potranno assaggiare altro prima di rimettersi al lavoro. E che altro: pizza al taglio, made in Rome. È già un successo infatti a Manhattan il primo locale di questo genere, inaugurato giorni fa da Angelo Iezzi, considerato il maestro dell’impasto a lunga lievitazione e alta digeribilità, come è peraltro scritto a lettere cubitali sulle lavagne della pizzeria aperta al 1631 2nd Avenue, all’incrocio con la 85a Strada.
La zona è quella di Upper East Side, dove abitano Madonna, Woody Allen, Michael Bloomberg, ex sindaco dal 2002 al 2013. Ma anche Matt Damon, Antonio Banderas, Sting. Leonardo Di Caprio, invece, è un frequentatore di ristoranti e non è raro vederlo seduto insieme con i suoi amici. Uno dei quartieri residenziali della Grande Mela, con negozi di lusso e grandi magazzini, hotel di fama mondiale e musei da non perdere, dal Metropolitan museum of Art al Solomon R. Guggenheim. È peraltro anche la zona dove si trova il Consolato generale d’Italia, per non parlare della vista sul grattacielo che ospita le Nazioni Unite.
Insomma proprio qui Iezzi ha portato la cultura della teglia, dopo aver avviato a Dubai una scuola internazionale di cucina per insegnare a giovani del Medio e dell’Estremo Oriente come sfornare la pizza alla romana. Uno sbarco che non ha mancato di far parlare tanto che per partecipare ai suoi corsi c’è la fila. E adesso – spiega proprio lui, che è anche presidente dell’Associazione pizzerie italiane – «abbiamo portato a New York la qualità e la digeribilità della nostra pizza al taglio: romana e quadrata, con impasti e farine ricercate che rappresentano un pezzo importante della Capitale del mondo, ovvero Roma, un made in Italy che ora gli americani e non solo loro ci invidiano».
Il locale si chiama proprio «Pqr» – «Pizza Quadrata Romana» – e si estende su una superficie di 300 metri quadrati, diventati subito un punto di riferimento per chi a NY ci vive, ci lavora e ci trascorre periodi di vacanza. Brevi o lunghi. L’inevitabile tam-tam sui social ha moltiplicato in un attimo i contatti e fatto al locale una pubblicità che ha portato all’Upper East Side newyorkesi non solo di Manhattan ma anche di altri quartieri, pronti a stare anche un’ora in macchina per assaggiare la «Pqr». Una pizza-mania contagiosa in una metropoli dove i ristoranti e le pizzerie italiane, anche le imitazioni per la verità, non mancano di certo. Ma in questo caso la novità sta proprio nella pizza al taglio, peraltro originale, come fosse fatta nel locale di via Nomentana, a Ponte Tazio, accanto al comando provinciale della guardia di finanza, da dove Iezzi ha cominciato negli anni Ottanta vincendo titoli mondiali a ripetizione. Con Fabio Casella della «San Matteo», ristorante tanto amato dal sindaco Bill De Blasio che si trova proprio sulla stessa strada, è cominciata una nuova avventura.
E i clienti – fra loro studenti e professionisti – sembrano apprezzare soprattutto alcuni gusti già top of the list: pizza zucca gialla con pancetta e provola affumicata, oppure uva prosciutto crudo, camoscio d’oro e tartufo. E ancora pizza alla parmigiana. «Prodotti leggeri, soffici e al tempo stesso sempre gustosi perché preparati con materie prime di alto livello», spiegano dalla pizzeria, fatti arrivare appositamente dall’Italia. I cops di pattuglia – fra loro come da tradizione tantissimi di origine italiana – se ne sono subito accorti. E non solo loro.
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